I segreti del Marchese Malaspina.

Infatti si narra che il Marchese Malaspina fosse uomo assai geloso e costringesse la bella marchesa a non abbandonare mai il castello. Per permettere alla moglie di assistere alle funzioni religiose fece costruire un passaggio sotterraneo che conduceva dal castello direttamente alla cattedrale, tenendo la bella marchesa lontano da occhi indiscreti.  La leggenda narra che una volta all’anno, lo spirito di una giovane donna vaghi per  le strette vie del centro storico, cercando la pace perduta.

Tra le mura del castello edificato nel XII secolo, si nasconde la chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos, costruita nel XIV secolo con affreschi medioevali unici, disposti su tre pareti. In tali dipinti ? possibile ammirare la raffigurazione dell’Ultima Cena, de I Santi e l’incontro tra i tre vivi e i tre morti.

Dopo la costruzione del castello Malaspina, Bosa ? diventata un centro culturale della costa occidentale della Sardegna.

Passeggiando per le strette e tortuose vie del centro storico, si possono vedere, davanti alle porte aperte delle case, le donne intente a ricamare il famoso filet. I maestri dell’artigianato hanno reso famosa Bosa non solo in Sardegna, ma in tutta Italia.

Sul lato sinistro del fiume Temo si ergono le concerie,  del XVIII secolo, riconosciute come monumenti nazionali di Sardegna nel 1989. In questa bella cittadina medievale troverete facilmente un luogo dove poter godere di una vista spettacolare e degustare il famoso vino locale, la Malvasia di Bosa.